Il Panuozzo di Gragnano

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Il Panuozzo di Gragnano

Il Panuozzo di Gragnano. Napoli è la patria di molte bontà dovuta alla creatività ed anche all’arte di arrangiarsi insita nel napoletano. Molti piatti eccellenti come la genovese o la stessa pizza napoletana sono espressione diretta della creatività del popolo napoletano. Una altra eccellenza del territorio è da considerarsi senza ombra di dubbio, il Panuozzo di Gragnano, la città della pasta.

Oggi vogliamo parlare del panuozzo di Gragnano un prodotto di diretta derivazione della pizza napoletana, gli ingredienti sono pressochè gli stessi.

La prima cosa da stabilire è che sicuramente il Panuozzo non è un panino perchè non rispecchia in nessuna caratteristica il classico pane alto e mollicoso.  E’ realizzato con l’impasto della pizza napoletana ha una forma allungata di circa 20-25 centimetri e viene cotto in due momenti, il primo per far cuocere l’impasto e poterlo spaccare a metà, il secondo per farcirlo e riscaldare l’imbottitura scelta. Tra i più classici, quello più gettonato e forse “classico”, è quello con pancetta, mozzarella e per chi vuole, un pizzico di peperoncino piccante, ma le modalità di imbottitura sono molteplici e tutte molto apprezzate.

Vediamo insieme cosa occorre per preparare in casa il panuozzo di Gragnano:

-Ingredienti:

  • 800 g di farina 00
  • 200 g di farina manitoba
  • 650 g di acqua
  • 1/2 lievito
  • 30 g di sale

Ricetta panuozzo di Gragnano

Mescolare le due farine e poi posizionarle a fontana su un piano da lavoro.

Sciogliere il lievito nell’acqua ed iniziare ad amalgamare con la farina, impastare per cinque minuti circa e poi aggiungere il sale.

Continuare a impastare per altri cinque minuti, fino a quando la pasta sarà morbida e liscia. Formare panetti lunghi 20 centimetri e alti 4 centimetri, schiacciarli con le mani e poi posizionarli in una teglia unta con un po’ d’olio, per farli crescere.

Una volta cresciuti, infornare i panuozzi a 180 gradi per 30 minuti,  poi una volta cotti, spaccarli a metà e farcirli, poi infornare nuovamente per far amalgamare l’imbottitura.

Servire il panuozzo ancora caldo e mangiarlo rigorosamente con le mani, evitando tassativamente le posate e magari accompagnandolo con un bel bicchiere di vino rosso di Gragnano.

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