Lardo di Bosses

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Lardo di Bosses

Preservare una tradizione, è lo stimolo principale che molte località italiane hanno per rafforzare e mantenere inalterata nel tempo la propria identità culturale e, al tempo stesso, offrire una garanzia di qualità a un mercato sempre più raffinato e esigente. Una di queste località è sicuramente il Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses che è da sempre impegnato come del resto tutta Italia nel preservare le sue “ricchezze”: un insieme di cultura e passione, di sapienza artigiana e risorse naturali, che fanno del Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP un valore autentico di questa valle.

Adagiato nella Comba Freide,  Saint-Rhémy-en-Bosses è un paesino che sorge ai piedi del Gran san Bernardo a 1600 metri sul livello del mare. Sorge a una ventina di chilometri da Aosta, lungo la strada che sale al passo del Gran San Bernardo, ed è l’ultimo centro prima della frontiera svizzera. Un comune di circa 450 abitanti, con un’antica tradizione agricola e zootecnica, sulla quale si è da tempo innestata una forte vocazione turistica; ma è un turismo particolare, fuori dai canoni classici, con una notevole valenza culturale e ambientale. La storia di Saint-Rhémy-en-Bosses è legata alla crescente importanza del valico nel corso dei secoli. Fin dall’antichità, infatti, il Gran San Bernardo fu uno dei più frequenti passi alpini e nel Basso Medioevo divenne il transito privilegiato per i commerci tra l’Italia e l’Europa occidentale. La particolare posizione e il costante passaggio di viandanti, commercianti e pellegrini hanno indubbiamente influito, in passato, sul carattere e sulle potenzialità della comunità di Saint-Rhémy-en-Bosses, oltre che sulla sua economia. Dal X secolo, per esempio, gli abitanti godettero della viérie du Montjoux, il diritto esclusivo, concesso dai Savoia, di accompagnare i viaggiatori e le loro merci da Aosta al valico e, nel XVII secolo, ottennero un altro importante beneficio: l’esenzione dal servizio militare in cambio della loro preziosa attività di Soldats de la neige, ovvero di soccorso dei viaggiatori e di manutenzione della strada.

L’evento principale, però, quello che lasciò in paese un ricordo indelebile, destinato poi ad arricchirsi di elementi leggendari, fu il passaggio delle armate di Napoleone, che nel maggio del 1800 scesero dal Gran San Bernardo per affrontare gli Austriaci nella grande battaglia di Marengo. Non è un caso che alle divise dei soldati napoleonici si ispirino i costumi del celebre carnevale che ogni anno anima la comunità: una grande festa, nella quale si combinano memoria storica, antiche tradizioni e riti ancestrali.

E non è un caso nemmeno il fatto che le storiche maschere di legno di questo carnevale si ritrovino, stilizzate, nel marchio del Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP. Un segno del legame profondo che unice, a Saint-Rhémy-en-Bosses, lavoro e passione, produttività e tradizione.

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